Club per l’UNESCO Ticino attività 2012
 

Introduzione: Educazione e Comunicazione

L’anno 2012 è stato per il Club per l’UNESCO Ticino un anno in cui si è voluto mettere l’accento sull’aspetto dell’Educazione e della Comunicazione.
La Comunicazione e l’Educazione, temi fondamentali per l’UNESCO, sono stati visti dal Club in tanti ambiti: nella musica, nei rapporti fra generazioni, nella Scuola, nei gruppi di volontariato, ecc.
L’Educazione e la Comunicazione sono strettamente connesse, proprio perché l’Educazione non deve essere solamente un processo continuo di miglioramento delle conoscenze e delle abilità, ma soprattutto un mezzo straordinario per lo sviluppo personale e per costruire rapporti fra individui, gruppi e nazioni.
L’UNESCO è stato fondato sulla convinzione che sia possibile costruire un mondo migliore, dove finalmente tutti avranno imparato a rispettare i diritti degli uomini e delle donne, a mostrare una reciproca comprensione e a servirsi dei progressi nella conoscenza per promuovere lo sviluppo umano.
In questa ottica il Club per l’UNESCO Ticino ha realizzato delle attività per mettere in evidenza la sinergia fra Educazione e Comunicazione e per sottolineare l’importanza dell’Educazione nello sviluppo umano. Così l’Educazione diventa al tempo stesso una sfida verso gli ideali di pace e di sviluppo sociale ed anche un mezzo per costruire una vera Comunicazione.
Una Comunicazione che non si basa sulla superiorità, ma che diviene uno strumento di pace perché crea un’unione fra le culture e fra le persone: tanti linguaggi per descrivere e farsi capire, ma soprattutto per accogliere e per comprendere ciò che è altro, diverso e nuovo.
 

 

 

Gennaio 2012 - Educazione all’immagine, Cinegiovani

Nel mese di gennaio il Club per l’UNESCO Ticino ha proposto un film al gruppo di giovani che anima Cinegiovani a Bellinzona. Si tratta del famoso film di Fritz Lang “Metropòlis” nella versione colorizzata e musicata da Giorgio Moroder.
Il responsabile del progetto Cinegiovani, il prof. don Rolando Leo, docente nel Liceo cantonale, organizza da diversi anni questa attività e propone un programma di film molto variegato e ricco di spunti di discussione.
Non c’è un argomento cinematografico prestabilito per i film, essi vengono scelti secondo il loro potenziale valore, sia artistico che morale ed etico. Dopo la proiezione del film segue sempre una interessante discussione, con scambio di idee ed opinioni su quanto visto.
Il Club per l’UNESCO Ticino ha voluto presentare la sua prima proposta con il film di Fritz Lang, sia per il valore storico del film, sia per il messaggio che contiene.
Metropòlis fa parte della cinematografia dei primi decenni del novecento (1926), ed è un film muto, in cui i sentimenti e le emozioni sono trasmessi attraverso la mimica e la recitazione estremamente suggestiva.
Anche il messaggio del film è molto intenso perché contiene tutti gli ideali di verità, di giustizia e di libertà che avevano caratterizzato l’ottocento romantico: l’eterna lotta del bene contro il male, della verità contro la menzogna, è sempre per i giovani uno strumento di analisi e di conoscenza, soprattutto in questo momento storico, dove la seduzione delle immagini viene spesso usata con scopi distorti e contraddittori e con l’obiettivo di confondere le menti.
 

 


Marzo 2012 – Visita al Museo Ferrari

All'inizio di marzo, durante le vacanze di carnevale, il Club per l'UNESCO Ticino ha avuto la possibilità di accompagnare alcuni giovani al museo Ferrari di Maranello.
Questo museo, che è collocato nelle immediate vicinanze dell'azienda Ferrari, accoglie tutti gli appassionati provenienti da ogni parte del mondo. Su di una superficie di 2500 m2 si può ammirare l'esposizione delle vetture storiche e il museo degli oggetti originali più significativi.
Interessante per i giovani, per le scuole e per le famiglie, è il programma Red Campus. Si tratta di un laboratorio interattivo, costituito da moduli didattici diversificati per fascia di età, dove si possono approfondire gli ambiti tematici dell'azienda Ferrari. Con simulazioni e giochi si rende accessibile il mondo Ferrari, dall'eccellenza tecnologica al mito delle competizioni, dalla tradizione allo stile famoso in tutto il mondo.
Questa esperienza è stata molto positiva e ha trasmesso il messaggio che anche un "dinosauro" come la Ferrari ha un volto umano: è stata creata e vive per mezzo dell'opera dell'uomo e dei suoi sogni.
 

 

 

Club per l'UNESCO Ticino, Partenariato 2012 assegnato al progetto:
"Per un teatro d'Istituto", Scuola media di Ambrì, 2008 – 2011

 


Il Club per l’UNESCO Ticino è alla costante ricerca di iniziative che rientrano negli ideali dell’UNESCO.Cinquant'anni fa, dalle ceneri della seconda guerra mondiale, nasce l'UNESCO, per sottolineare la responsabilità dell'uomo di fronte alla Storia: "Poiché le guerre nascono nell'animo degli uomini, è nell'animo degli uomini che deve essere sparso l seme della Pace." Da una generazione di sopravvissuti si sviluppa il principio di responsabilità, cioè la preoccupazione per le generazioni future. Questa ricerca della solidarietà umana nello spazio e nel tempo costituisce la missione dell'UNESCO.
Il comitato del Club per l’UNESCO Ticino ha la facoltà di assegnare il proprio partenariato alle iniziative meritevoli. Il partenariato ha un valore strettamente etico e morale e non prevede alcun sostegno di tipo finanziario. L’iniziativa che riceve il partenariato ha la facoltà di porre in evidenza sulle proprie pubblicazioni il logo del Club con l’indicazione Partenaire. Le iniziative devono avere carattere regionale, devono trovarsi nell’ambito dell’Educazione, della Scienza, della Cultura e della Comunicazione e devono avere un argomento che rientra in un preciso ambito, ambito che viene stabilito ogni quattro anni.

 
Il Club per l'UNESCO Ticino nell'anno 2012, desidera assegnare il proprio Partenariato al progetto interdisciplinare "Per un teatro d'Istituto". Ambrì 2008/2011.

Il progetto guidato dal professor Massimiliano De Stefanis, viene descritto nel libro "Le Metamorfosi", ed è un itinerario didattico interdisciplinare, che ha visto impegnati i docenti e gli allievi della Scuola media di Ambrì, nell'arco di tre anni.
Questo lavoro creativo ha spaziato in ambiti artistici molto diversi fra loro: la scrittura, le arti plastiche, la danza, la musica, la recitazione e così via. Il risultato è un interessante esempio di comunicazione complessa che raccoglie tanti linguaggi espressivi, per dar forma ad un messaggio spontaneo e suggestivo.Arte ed Educazione è una delle sei priorità che la Commissione Nazionale Svizzera per l'UNESCO a Berna, propone nella prospettiva di una mutua comprensione, di uno sviluppo del sapere e di una stretta collaborazione con la Società civile.
"Promuovere l'integrazione attiva delle diverse forme d'espressione artistica nell'insegnamento, a tutti i livelli e in tutti i settori." Queste le parole dell'UNESCO e questo il motivo conduttore di tutto il progetto della Scuola Media di Ambrì.

Si possono rilevare alcuni punti importanti.
1) L'esperienza vissuta dai giovani, è risultata molto utile per lo sviluppo del loro carattere e della loro intelligenza emotiva. I giovani hanno potuto vivere in modo autentico la propria identità.
2) La creatività che i giovani hanno avuto modo di esprimere, ha stimolato la loro autostima e il loro senso di appartenenza ad un gruppo.
3) La ricerca di soluzioni creative è stato un processo molto importante per i giovani, perché ha messo alla prova la loro capacità di porsi davanti ai problemi pratici e la loro volontà di risolverli serenamente.

L'intero progetto ha richiesto molta preparazione, molto impegno e molto coraggio da parte di tutti i partecipanti e questo merita un riconoscimento, proprio perché "Per un teatro d'Istituto" è in linea con gli ideali dell'UNESCO.

 

Collaborazione con l'ADICS
per la tutela del Centro storico.

Il Club per l’UNESCO Ticino durante tutto l’anno 2012 ha collaborato attivamente con l’Associazione centro storico di Bellinzona.Questa Associazione difende il valore storico e tradizionale del centro cittadino, proponendosi di tutelare gli abitanti e i patrizi, contro gli abusi, la violenza urbana e i rumori molesti. L’azione di questa Associazione è totalmente in linea con i valori dell’UNESCO e la sua lotta tenace per la non-violenza, la tutela e il rispetto della quiete, è veramente encomiabile.
La mediazione del Club per l’UNESCO Ticino è stata utile per favorire sia il dialogo con le autorità Comunali e Cantonali, sia la divulgazione sulla stampa. Tutto ciò ha permesso all’ADICS di raggiungere alcuni traguardi importanti. Infatti si è aperto un dibattito serio sul “tetto di 65 decibel" all’interno degli esercizi pubblici e l'Associazione si è posta come valido interlocutore nella definizione degli orari vincolanti e delle deroghe, in occasione delle manifestazioni pubbliche e dei concerti di piazza nel Centro storico.

 

 

Collaborazione con l’Helvetic Music Institute di Bellinzona

Come tutti gli anni è stata intensa la collaborazione tra l’Helvetic Music Institute e il Club per l’UNESCO Ticino.
Sempre viene sottolineata l’importanza dell’Educazione all’ascolto e l’aspetto espressivo e relazionale della musica.Gli incontri sono stati molto variegati e hanno visto sempre una buona affluenza di pubblico e soprattutto un crescente interesse dei giovani ai diversi argomenti.
 

Giovedì 26 gennaio 2011 – Virtual Accordeon
Il Club per l’UNESCO Ticino ha collaborato ad una interessantissima serata, con l’artista Sergio Scappini che ha proposto attraverso la sua fisarmonica “speciale”, alcune elaborazioni tratte dal repertorio della musica classica e della musica popolare.
La riproduzione fedele dei suoni e delle melodie del passato, consente di presentare alle nuove generazioni le musiche tradizionali, con le sonorità e i timbri originali e permette la tutela di un patrimonio sonoro altrimenti dimenticato.
 

  Giovedì 26 aprile 2012 – Hammond trio
La serata, veramente trascinante, è stata caratterizzata da famosi brani Jazz per giovani e meno giovani, dove l’inconfondibile timbrica dell’organo Hammond si è amalgamata con le sonorità di chitarra e batteria.
Il Club per l'UNESCO Ticino ha partecipato all'organizzazione.
 
Domenica 3 giugno 2012 – Hammond meeting
La giornata del 3 giugno è stata una giornata celebrativa e ha voluto festeggiare due anniversari importanti: i 70 anni della Società Svizzera di Pedagogia Musicale, sezione di lingua italiana, e i 35 anni dell’HMI – Scuola Moderna di musica.
Il Club per l’UNESCO Ticino ha collaborato allo svolgimento della giornata, che ha visto diversi momenti importanti: gli interessanti workshop sull’organo Hammond, il concerto aperitivo di un giovane trio e infine, a conclusione della giornata, il concerto del celebre organista non-vedente Maurizio Costantini.
Al termine il Club per l’UNESCO Ticino ha offerto una torta “gigante”, per festeggiare tutte le persone intervenute.
 

 

Giovedì 20 settembre
     Conversando in canzone

Il Club per l’UNESCO Ticino ha partecipato all'organizzazione di questo evento, che si è svolto al Teatro Sociale di Bellinzona e ha accolto come ospite di eccezione, il celebre cantautore italiano Fabio Concato.
Una vera serata sulle tante modalità comunicative della musica. Anche il pubblico del Teatro è stato coinvolto in questa esperienza relazionale, sotto la guida del professor Paolo Cattaneo. Tutto ciò ha mostrato che la musica è in grado di dare voce alle emozioni e suscita a sua volta suggestioni e sentimenti.
 

 

Giovedì 25 ottobre e giovedì 29 novembre
Il Club per l’Unesco Ticino ha curato la parte divulgativa di queste due serate: Di Pisa suona Mina e MetaChoro.
Entrambe hanno avuto lo scopo di riscoprire e proporre alle nuove generazioni sia le più belle canzoni di Mina, sia la musica popolare Brasiliana, dalle origini ai ritmi più moderni.
 
 
   

Domenica 9 dicembre 2012 - Due cori per un concerto di Natale.
In occasione delle festività natalizie, come ormai sta diventando una simpatica abitudine, il Club per l’UNESCO Ticino ha dato un valido contributo alla organizzazione del concerto di Natale del coro “Voci colorate” diretto dal maestro Christian Barella e del “Coro di canto moderno HMI” guidato dal maestro Giovanni Bonariva.
Il Coro “Voci colorate” delle Scuole Elementari di Bellinzona ha compiuto quest’anno il suo terzo anno di attività, è un coro composto da una trentina di allievi dai sette agli undici anni di età. Il coro di canto moderno, invece, raccoglie una ventina di giovani e di adulti, alcuni dei quali assai dotati dal punto di vista vocale.
Quest’anno, contrariamente agli scorsi anni, il concerto si è tenuto nella Chiesa di san Giovanni a Bellinzona che era già completamente piena di pubblico prima dell’inizio del concerto. Secondo tradizione i due cori si sono alternati, eseguendo anche pezzi di una certa complessità, ma senza rivalità, anzi con simpatia e affetto reciproco, come stanno a testimoniare i reciproci applausi. La
musica ha creato un’atmosfera di fratellanza e di profondi sentimenti fra tutti questi giovani e il pubblico, nel vero spirito del Natale.
Al termine anche il tenore Mauro Bonomi, accompagnato all’organo dal maestro Bonariva ha eseguito due brani molto suggestivi.
Senza timore di smentita si può dire che il concerto ha avuto un pieno e sentito successo.
 

 

Novembre 2012 - Comunicare la gioia con i balli della tradizione latinoamericana

Domenica 11 novembre è stata una giornata importante che ha visto i frutti della collaborazione fra il Club per l'UNESCO Ticino e le animatrici della Comunità della Collegiata. Infatti il Club ha presentato ai bambini e agli adulti i balli della tradizione Latino-americana. Con prove pratiche di danza e con esempi semplici e coinvolgenti, il Club ha voluto portare fra le giovani generazioni il messaggio contenuto in queste tradizioni, a volte banalizzate e poco conosciute. Quando si viene in contatto con la musica, con i ritmi e con i balli della tradizione latinoamericana, non si può fare a meno di divertirsi, perché contengono tanta voglia di vivere e un grande calore umano.
Fra tanti balli i più importanti sono divenuti famosi anche da noi in Europa: la Bachata, la Salsa, la Rumba, il Cha Cha Cha... Tutti questi balli sono rivolti alla socializzazione, si ballano sia in coppia, sia in gruppo ed alcuni sono molto semplici.
È interessante sapere che il ballo per molte culture, era l'unico modo per riunirsi e fare allegria. Spesso venivano usati strumenti semplici, ricavati da utensili di cucina e da attrezzi di lavoro!
Noi tutti dobbiamo avvicinare questo "mondo di danze" con grande rispetto, perché si tratta di antichissime tradizioni. Infatti tanti popoli diversi, portati schiavi dall'Africa verso le Americhe, hanno fuso e armonizzato la loro musica e i loro balli ed il risultato è veramente entusiasmante.
Così è stata questa esperienza molto positiva per la Comunità della Collegiata.I bambini hanno colto il valore delle tradizioni proposte e hanno potuto trascorrere insieme agli adulti, un pomeriggio in allegria.
 

 

   

Roberto Ghini, Presidente